“Un giorno storico per tutta la viticoltura eroica”
La viticoltura eroica ha finalmente il suo decreto attuativo, dove vite e i territori viticoli vengono considerati patrimonio culturale. Un’azione tanto attesa per tutelare e valorizzazione un segmento vitivinicolo spesso vitale per i loro territori, ma anche manifestazione di una cultura secolare che non può andare persa.
Il Manifesto della viticoltura eroica presentato dal Cervim, è stato sottoscritto in occasione di Vins Extrêmes , dal ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, assieme a quello dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, e a quello dell’Ambiente, Sergio Costa. I vigneti eroici, si legge nel nuovo Decreto, ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico o situati in aree dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione, in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale. Inoltre che, sono storici i vigneti dove la loro presenza, segnalata in una determinata superfice é antecedente il 1960.
Con il decreto, dice Bellanova, rimandiamo la rilevanza e l’eccellenza di un settore che rappresenta uno straordinario patrimonio di biodiversita’ e che, nei secoli, ha costruito e caratterizzato in modo evidentissimo il paesaggio italiano. Saperi e competenze che vogliamo sostenere con determinazione, tributando a questi vignaioli il nostro grazie per il lavoro e lo sforzo quotidiani a difesa dei loro vigneti e di una storia che è patrimonio di tutti.
I cinque articoli relativi alla norma affrontano e definiscono i criteri per individuare dei vigneti eroici e storici e dà una possibilita’ concreta ai produttori di presentare alla propria regione le domande per il riconoscimento dei tali.
È un giorno storico per tutta la viticoltura eroica, dice il presidente di Cervim Roberto Gaudio, da oggi sono stabiliti quelli che sono i principi ed i requisiti della viticoltura eroica, grazie ad un Decreto attuativo che potrà dare ancora più forza ad un segmento della viticoltura italiana ed internazionale sempre più importante in termini di appeal e di gradimento dei consumatori, esperti e winelover, e soprattutto per l’importante ruolo che ricopre dal punto di vista paesaggistico ed ambientale.
Le aree in cui ricade la viticoltura eroica, non sono “un museo a cielo aperto”, conclude il Cervim, ma hanno un ruolo socio-economico ed ambientale strategico ed insostituibile, dove vengono prodotti vini di elevata qualità oggettivamente riconosciuta.
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